Dopo lunghi preparativi, controlli continui e aggiornamenti dell'itinerario, eccoci pronti per partire. Destinazione Cornovaglia, regione sud-occidentale del Regno Unito. Il viaggio in territorio svizzero e poi francese è molto tranquillo e quasi un po' monotono, ma dopo solo due giorni arriviamo
a sera a Calais pronti per attraversare lo Stretto della Manica il mattino seguente.
Al porto possiamo scegliere diverse compagnie di navigazione a seconda del prezzo e degli orari che fanno più comodo, mentre per dormire la notte possiamo scegliere di fermarci nel piazzale di partenza o nella vicina area attrezzata di Calais, e noi decidiamo di sostare vicino al piazzale.
Il mattino seguente ci imbarchiamo. La traversata non dura molto, ma il viaggio è molto piacevole. Se dietro di noi si allontana sempre più la costa francese, davanti lo spettacolo è incantevole: le Bianche Scogliere di Dover. Una volta raggiunta destinazione, il famoso castello di Dover ci da' il benvenuto in terra inglese.
Bath – 13 Luglio
Un lungo trasferimento ci porta ad entrare nella contea di Sommerset e più precisamente a Bath.
Una tappa in questa bellissima cittadina termale è quasi d'obbligatoria per chi arriva da queste parti.
Bath ha bellissimi edifici in stile georgiano e nel suo insieme è considerata Patrimonio dell'Unesco. Prima di arrivare nella zona monumentale notiamo sulla destra un grande giardino fiorito che sembra essere un punto di ritrovo per molti anziani dopo aver beneficiato delle cure termali.
La nostra meta è però quella che riguarda la parte storica e archeologica di Bath: le terme romane. Il grande complesso che forma il Roman Baths Museum è stato scoperto solo alla fine del 1800 dopo lunghi scavi che hanno portato alla luce le strutture che ammiriamo oggi. L’ampio complesso si trova sotto il manto stradale ed è conservato in ottimo stato. Ci dà un'idea molto chiara di come si svolgevano i bagni termali all'epoca in cui i romani arrivarono in Britannia nel I° secolo d.c., quando scoprirono una fonte d' acqua che sgorgava, allora come oggi, a 47°, e fondarono una città col nome di Aquae Sulis e un tempio dedicato alla dea Sulis Minerva.
La visita dura qualche ora e, dopo una breve passeggiata nel centro storico, torniamo al camper per riprendere il viaggio e trovare un punto di sosta per la notte.
Paington – 14 Luglio
Verso sera arriviamo sulla costa sud e più precisamente sulla English Riviera dove decidiamo di sostare presso un campeggio nella città di Paignton nella contea del Devon. Il camping è collocato un po' in collina e da quassù il panorama della baia è molto piacevole.
Il mattino seguente si presenta soleggiato e dopo aver inforcato le biciclette scendiamo fino al mare. Arriviamo fino alla spiaggia per ammirare la baia e da lontano, sotto la scogliera, vediamo una lunga fila di cabine colorate che danno un po' di allegria a tutto il paesaggio. La spiaggia non è molto affollata, anzi non c’è proprio nessuno, ma la temperatura non è assolutamente sufficiente per fare un bagno o prendere il sole!! Noi comunque continuiamo la nostra biciclettata su e giù per colline, all'interno del paese e tra i bellissimi giardini fioriti e poi ritorniamo al campeggio per riprendere il viaggio.
St. Austell / Mevagissey – 15 Luglio
Attraversato il Devon entriamo nella Cornovaglia, ultima contea sud-occidentale del Regno Unito.
St. Austell non è proprio sul mare, è solo uno snodo stradale per chi viaggia in Cornovaglia, ma ciò che merita una visita nella zona è il piccolo borgo di Mevagissey. Preso il bus dal campeggio presso Gorran, arriviamo in questa cittadina marinara. Il tempo piovoso non valorizza al meglio il paesaggio, ma le vie strette, i negozietti, i pub e il piccolo porticciolo ci fanno immaginare com’era una volta la Cornovaglia. Scopriamo infatti un piccolo, ma ben fornito, museo, allestito in un vecchio edificio del 1745 quando veniva utilizzato per riparare navi per il contrabbando. La maggior parte dei manufatti esposti su più piani ci danno un'idea di come viveva la popolazione di pescatori della piccola cittadina.
Per pranzo ci fermiamo al pub “Sharksfin” e assaggiamo, oltre al classico fish end chips, diversi tipi di pesce serviti bolliti con contorni di verdura. Nel pomeriggio, dopo una breve visita a St. Austell che non è niente di speciale, riprendiamo il bus e ritorniamo al campeggio.
Falmouth – 16 Luglio
Il mattino seguente il tempo è ancora pessimo, piove a dirotto, ma comunque decidiamo di partire da Garron Haven e fermarci a Falmouth, una graziosa cittadina sul fiordo di Carrik Road. Nel porto ci sono moltissime barche ed è davvero un peccato che il tempo ci debba rovinare il paesaggio. Comunque, nonostante gli improvvisi scrosci d'acqua e le aperture di sole ci incamminiamo verso il centro che si presenta molto animato, visto che Falmouth è un luogo di villeggiatura. La cittadina si trova ad un livello più alto rispetto al livello del mare, quindi riusciamo ad ammirare il panorama sulla baia da diversi scorci, e i numerosi negozietti ci spingono allo shopping, soprattutto culinario, e decidiamo di assaggiare le famose pasties, tipici “panzerotti” di carne e verdure. Il brutto tempo e il freddo non ci permettono di andare fino al castello, quindi ritorniamo al camper per proseguire il nostro cammino.
Lizard
Eccoci arrivati nel punto più a sud del Regno Unito. Lizard è un villaggio con poche case, un paio di pub, e qualche negozio di souvenir. Troviamo un campeggio vicino alla costa e all'interno del paese, così riusciamo a muoverci anche dopo cena e assaporare un po' della vita inglese nei pub locali. L'ingresso al camping è alquanto disagevole ma, una volta sistemati, inforchiamo subito le biciclette e raggiungiamo le alte scogliere di Kynance Cove. Sopra il grande pianoro il panorama è mozzafiato, tra una scogliera e l'altra si scorgono piccole baie sabbiose e l’intero paesaggio risulta imponente. Proseguiamo verso la punta più meridionale della penisola, dove un bellissimo faro del 1751 si affaccia sull'oceano. Lo spettacolo è incantevole, le onde bianche del mare si scagliano sulle scogliere, prati verdi coprono le rocce fino allo strapiombo e la pioggerellina continua, corona un paesaggio cento per cento tipicamente inglese.
St. Michael’s Mount – 17 Luglio
Ripartiamo il mattino seguente con l'intento di arrivare al punto più occidentale della Cornovaglia: Land's End la “finis terrae” britannica. Durante il percorso si susseguono paesaggi molto caratteristici come cottage dai tetti in paglia e piccoli villaggi che ricordano fiabe d'altri tempi.
Improvvisamente vediamo un cartello che indica St. Michael's Mount e capiamo subito che seguendo quell'indicazione arriveremo alla famosa abbazia benedettina al largo della Mount's Bay, conosciuta per la sua somiglianza al Mount Saint Michael francese. Dopo aver parcheggiato il camper sul lungomare ci incamminiamo per raggiungere l'abbazia e attraversiamo una lunga spiaggia dove il forte vento e gli improvvisi scrosci d' acqua rendono il paesaggio molto suggestivo. Si può raggiungere l'abbazia solamente durante la bassa marea e oggi con questo tempo ventoso e grigio è veramente un'impresa raggiungere l'isola.
Improvvisamente vediamo un cartello che indica St. Michael's Mount e capiamo subito che seguendo quell'indicazione arriveremo alla famosa abbazia benedettina al largo della Mount's Bay, conosciuta per la sua somiglianza al Mount Saint Michael francese. Dopo aver parcheggiato il camper sul lungomare ci incamminiamo per raggiungere l'abbazia e attraversiamo una lunga spiaggia dove il forte vento e gli improvvisi scrosci d' acqua rendono il paesaggio molto suggestivo. Si può raggiungere l'abbazia solamente durante la bassa marea e oggi con questo tempo ventoso e grigio è veramente un'impresa raggiungere l'isola.
La storia racconta che all'origine di questo luogo vi è l'apparizione dell'arcangelo Michele a cui è stata dedicata una chiesetta che verrà poi trasformata dai benedettini in un monastero costruito su modello di quello francese presso Mont Saint Michel. Torniamo al camper e dopo aver pranzato nel parcheggio di sosta dell'abbazia e davanti ad un mare in burrasca, riprendiamo il viaggio per raggiungere un'altra attrazione spettacolare.
Minak Theatre
Minack Theatre è un teatro all'aperto costruito nel 1932 sullo stile dei teatri romani, sfruttando il pendio naturale di una scogliera di fronte alla baia di Porthcurno. Noi entriamo dall'alto della scogliera e con grande sorpresa, ci troviamo nel mezzo delle prove per lo spettacolo serale “Madama Butterfly”. Incantati del paesaggio e affascinati dalle arie pucciniane rimaniamo seduti sulle gradinate fino alla fine. Sullo sfondo l'oceano, sui fianchi del teatro onde fortissime sbattono contro scogliere, e sul palcoscenico gli attori e le musiche di Madama Butterfly. Il fascino è unico. Nel tornare al parcheggio seguiamo il sentiero in costa alla scogliera che porta giù alla baia e, circa a metà del percorso ci accorgiamo che una bellissima foca sta nuotando a pelo d'acqua vicinissima alla spiaggia e alle scogliere! Stiamo tutti a guardare perché non ci è mai capitato di vederne una non in cattività. Attraversata la baia sabbiosa arriviamo al camper e riprendiamo il percorso passando per Land's End e andando verso nord alla ricerca di un campeggio per la notte. A Sennen Cove troviamo un camping all'interno di un'azienda agricola situato sulla cima di una rupe. Il campeggio è un grandissimo prato verde e da lì si possono fare lunghe passeggiate e arrivare fino alle baie sottostanti o ammirare il panorama circostante fino alle isole Scilly.
Minack Theatre è un teatro all'aperto costruito nel 1932 sullo stile dei teatri romani, sfruttando il pendio naturale di una scogliera di fronte alla baia di Porthcurno. Noi entriamo dall'alto della scogliera e con grande sorpresa, ci troviamo nel mezzo delle prove per lo spettacolo serale “Madama Butterfly”. Incantati del paesaggio e affascinati dalle arie pucciniane rimaniamo seduti sulle gradinate fino alla fine. Sullo sfondo l'oceano, sui fianchi del teatro onde fortissime sbattono contro scogliere, e sul palcoscenico gli attori e le musiche di Madama Butterfly. Il fascino è unico. Nel tornare al parcheggio seguiamo il sentiero in costa alla scogliera che porta giù alla baia e, circa a metà del percorso ci accorgiamo che una bellissima foca sta nuotando a pelo d'acqua vicinissima alla spiaggia e alle scogliere! Stiamo tutti a guardare perché non ci è mai capitato di vederne una non in cattività. Attraversata la baia sabbiosa arriviamo al camper e riprendiamo il percorso passando per Land's End e andando verso nord alla ricerca di un campeggio per la notte. A Sennen Cove troviamo un camping all'interno di un'azienda agricola situato sulla cima di una rupe. Il campeggio è un grandissimo prato verde e da lì si possono fare lunghe passeggiate e arrivare fino alle baie sottostanti o ammirare il panorama circostante fino alle isole Scilly.
St. Ives – 18 Luglio
Il mattino seguente riprendiamo il viaggio per seguire la strada che volge verso la costa nord della Cornovaglia. A St. Ives ci fermiamo in un grande parcheggio sulla collina, in quanto il centro è chiuso al traffico automobilistico. Ci incamminiamo verso il lungomare dove è raccolto il centro storico. Percorriamo vie strette e ben lastricate, dove numerosi negozietti espongono articoli e souvenir che ricordano il passato marinaro della cittadina. Numerose sono anche le gallerie d'arte e i piccoli pub e locali caratteristici ma noi decidiamo di tornare al camper e pranzare lì in tranquillità.
Tintagel
Abbiamo ancora un mezza giornata di tempo per arrivare a Tintagel e, percorrendo la costiera settentrionale della Cornovaglia, arriviamo alla città di Re Artù. Anche il paese sembra essere nato insieme a questa leggenda: lungo la via principale si susseguono case ed edifici che sembrano risalenti fin dal medioevo. Negozi di souvenir vendono spade, elmi militari, statuette di cavalieri e tutto ciò che può richiamare la leggenda di Re Artù, mentre gli edifici sembrano di altri tempi. Un pittoresco edificio colpisce la nostra attenzione. Si tratta dell'Old Post Office che dal 1901 è Monumento Nazionale protetto dalla National Trust. Una breve passeggiata ci porta ad arrivare alla scogliera dove si trovano i resti del castello che secondo la leggenda costruita da Goeffrey, è nato Re Artù. Percorriamo un ponte sospeso su un dirupo per poi inoltrarci nella visita di ruderi che segnano con piccoli muretti le varie stanze del castello. Della struttura originaria è rimasto poco, ma la location è molto suggestiva. Il castello è poggiato su di un’alta scogliera davanti all'oceano, che ora è agitato per il continuo e persistente vento. In fondo ad una delle scogliere è ben visibile la grotta che, secondo la leggenda, era l'antro di mago Merlino.
Il nostro viaggio nella splendida Cornovaglia è terminato.
La presenza sia di paesaggi marittimi, baie e scogliere, sia di storia e tradizione, come il Minak Theatre e il castello di Re Artù, la rendono una regione assolutamente interessante e che merita di essere visitata.
Per altre foto: http://bit.ly/vhrHgu
Per altre foto: http://bit.ly/vhrHgu
Dove abbiamo sostato
Nel Regno Unito non è consentito sostare per la notte fuori dai campeggi. In qualche occasione abbiamo visto parcheggi che permettevano la sosta notturna a pagamento, ma noi abbiamo sempre preferito entrare in campeggio dato che le tariffe sono molto basse (circa 25 sterline al giorno con camper e 4 adulti), soprattutto se comparate all'Italia!
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