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domenica 31 gennaio 2021

PROFUMI E COLORI DELLA VALNERINA - Estate 2020

I ricordi dell’estate riaffiorano in queste giornate di solitudine forzata portata dalla pandemia. Ci fa piacere ripensare alle vacanze trascorse con gli amici di sempre e raccontarvi la nostra esperienza a Norcia nell’estate 2020. 


Ci troveremo con il gruppo direttamente a Norcia ma noi, prima di raggiungerlo, ci fermiamo nel borgo di Verghereto, piccolo centro dell'Appennino Tosco-Romagnolo. L'area sosta per i camper è un buon punto di appoggio per decidere di spostarci con lo scooter lungo la strada che si snoda tortuosa all'interno di boschi di faggi. Al valico del Monte Fumaiolo lasciamo il mezzo per proseguire a piedi il breve tratto di sentiero fino a raggiungere le Vene del Tevere. Su una stele in marmo, sormontata da un'aquila, eretta in questa radura di faggeta, è inciso:  “Qui nasce il fiume sacro ai destini di Roma”. Più a valle, nel comune di Balze, vedremo la prima cascata che le acque formano, per poi continuare il loro percorso verso la capitale. Una nota storica al riguardo ricorda che fino al 1923 questo territorio apparteneva alla Toscana prima di essere sottratto da Mussolini e includerlo nella Romagna. Dopo questa breve tappa proseguiamo e il paesaggio raccoglie ancora i segni dell'ultimo terremoto, poco o nulla si è fatto per la ricostruzione. Con lo scooter decidiamo di spostarci nei paesi limitrofi a Norcia. Preci e Campi, seppur piccole frazioni, hanno storie centenarie che purtroppo sono state rese quasi invisibili dagli ultimi terremoti. Il Castello di Campi è a gradoni lungo il pendio della collina e richiama la nostra attenzione. Anche qui i resti del bellissimo maniero ricordano il sisma degli ultimi anni. Lungo il fiume Nera sorgono borghi arroccati in posizione difensiva sospesi nel tempo e nello spazio come a guardarsi l'uno con l'altro.  Vallo di Nera fa parte dell'associazione dei Borghi più Belli d'Italia. Superato il vallone la strada si snoda tra alberi di querce fino ad arrivare alla porta d'ingresso del castello. Il primo approccio è l'ampia piazzetta dove sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta per poi proseguire tra vicoli, su e giù per scalinate, all'interno di mura medioevali in un susseguirsi di case in pietra restaurate dopo il terremoto del 1979. Tutt'intorno il verde, a perdita d'occhio, rincorre l'andatura delle montagne.  Ritornati sui nostri passi e percorrendo la Valnerina, i punti d'interesse sono molti per cui decidiamo di arrivare a Postignano. Dopo dieci chilometri da Borgo Cerreto il castello sovrastato dalla sua torre di avvistamento appare raccolto in un pugno di case.  Dopo un periodo di totale abbandono, l'abitato è stato acquistato e successivamente restaurato da una società privata con il patrocinio della regione Umbria, per farne un albergo diffuso. E' una sensazione unica passeggiare tra le viuzze del borgo, angoli che ad ogni giro di volta ci danno una visuale sulla natura circostante o fermarsi a sorseggiare un caffè sul poggio di un belvedere.

Il luogo di ritrovo con il gruppo di amici con cui è stato organizzato il viaggio è presso Il Casale de li Tappi. Punto di partenza per le nostre escursioni organizzate come da programma, il casale è un'azienda ad ampio raggio nella lavorazione e vendita di carni, custode del suino nero allevato con un rigoroso disciplinare di produzione come garanzia del prodotto finale. La passeggiata con il gruppo Camminare In Camper procede lungo il tratto della vecchia ferrovia che partendo da Norcia, appena fuori il nostro campo base, costeggia il fiume Sordo. Il sentiero è tutto pianeggiante e dopo sei chilometri, superata una breve galleria, si arriva alla stazione di Serravalle. In questo punto s'incrociano le strade che da un lato arrivano a Cascia e dall'altro proseguono per Spoleto. La casa cantoniera in questo punto di arrivo è ritrovo per gli appassionati di rafting che sull'acqua trovano un divertimento unico governando le imbarcazioni sulle rapide del fiume. 

Il vero obiettivo di questo viaggio era però ammirare la Fioritura delle lenticchie di Castelluccio di Norcia. Evento unico che avviene una volta all'anno durante un breve periodo estivo, la fioritura richiama moltissime persone da tutta Italia, incuriosite dalla bellezza dei colori dei campi coltivati a lenticchie.

Castelluccio è una piccola frazione di un pugno di case arroccate su una collina nell'immesso Piano Grande a ridosso dei Monti Sibillini e proprio sotto il monte Vettore. Si arriva da Norcia dopo trenta chilometri e il punto da cui partire per ammirare la fioritura è al valico, al di là del quale si scende per inoltrarsi tra i prati variopinti. Da qui si ha la visuale più ampia di tutta l'area: pennellate di rosso, azzurro, bianco e giallo ricoprono grandissimi campi davanti a noi. Sono i colori dei fiori che crescono spontanei a difesa del bene più prezioso, che è la lenticchia.

Percorriamo ad anello l'itinerario del Pian Piccolo insieme alla nostra guida naturalistica. I sentieri sono battuti da trattori o mulattiere, sono facili da percorrere e si è letteralmente immersi in un'esplosione di colori e odori.

Abbiamo potuto visitare Norcia grazie alle guide della Proloco che ci hanno accompagnato in tutti i giorni in cui siamo stati loro ospiti. Punto focale della Valnerina, Norcia è una città che ha voglia di rinascere con tutte le sue attività artigianali, con la ricostruzione edilizia delle abitazioni e dei suoi monumenti storici. Da qualche parte abbiamo trovato scritto: “il terremoto ha portato via molto ma ha restituito il tempo di pensare e di riprogettare il futuro”. Lo spirito dei nursini è forte e positivo e si stanno reiventando per andare avanti e continuare la loro vita nella loro terra.

Sette porte permettono l'accesso in centro storico e i frequenti terremoti succeduti nei secoli non hanno permesso agli edifici di svilupparsi in altezza. Si arriva nella piazza San Benedetto dopo aver attraversato il corso Sertorio, passeggiata obbligata per ammirare le norcinerie e assaggiare i sapori di questa terra. Nel punto focale del borgo, la Basilica è ancora un cumolo di macerie e solo la facciata ci richiama ad un tempo passato quando era meta di pellegrinaggi. Poi vi sono il Palazzo Comunale, il Duomo, la Loggia dei Mercanti e la Castellina, simbolo del potere ecclesiastico a Norcia. Il suo attuale aspetto fortilizio è imponente nella piazza ed evidentemente è stato costruito con l'obiettivo di garantire un controllo del potere da parte della Chiesa. Quando il Vignola prese in mano il progetto inglobò il Palazzo del Podestà e la Pieve di S. Maria Argentea, a testimonianza della crisi comunale e del recupero del potere da parte della Chiesa.

Il soggiorno in terra umbra è terminato e le vacanze continuano in giro per l'Italia... ma questa è un'altra storia.

 

COSA  ABBIAMO  IMPARATO

Cogliamo le opportunità che gli eventi ci offrono. La natura offre delle esplosioni di colore e profumi che solo essa può dare. Piccole comunità nascoste ci fanno capire quanto è grande la nostra Italia, sta in noi scovarle e farle nostre.

 

DOVE  ABBIAMO  SOSTATO

Verghereto : parcheggio strada provinciale 137 – con CS gratuito

Norcia : parcheggio Porta Ascolana poco segnalo.

Agricampeggio Brandimarte fuori Norcia in località Misciano.

Il Casale de li Tappi ci ha ospitato ma non è una vera e propria area camper.

Purtroppo Norcia non ha un'area sosta per camper, ma solo parcheggi improvvisati.