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lunedì 2 gennaio 2012

DAL TIRRENO ALL'ADRIATICO... Alla scoperta di antichi borghi (Agosto 2011)

In questi giorni di ferragosto, quando milioni di persone sono in vacanza al mare o in montagna, non è certo facile trovare qualche angolo tranquillo. Eppure, anche nella nostra bella Italia ferragostana, questo ci è sembrato possibile. Ci sono centri storici che, seppur vicini a luoghi di villeggiatura molto conosciuti, durante i mesi estivi sono completamente isolati e i pochi turisti riescono a stare in tranquillità e visitare in modo approfondito.
Siamo partiti da Mantova in camper e la prima meta era la Versilia. Nel bellissimo scenario del lago Massaciuccoli ogni anno si svolge il Festival Puccini nel Gran Teatro all'Aperto presso Torre del Lago, frazione di Viareggio. Noi volevamo vedere l'opera pucciniana “Madama Butterfly” dove, grazie ad una coproduzione proveniente dal Sol Levante, la regia, le scene e i costumi erano giapponesi. L'opera aveva, pertanto, un fascino del tutto particolare, sia per la sua collocazione scenografica che per la regia teatrale, e così abbiamo deciso di iniziare le nostre vacanze estive proprio da qui, dalla Versilia di Puccini.
Questa prima sosta ci ha permesso di raggiungere, oltre alle spiagge, borghi dell'entroterra molto caratteristici, ciascuno delineato da una specifica peculiarità.

Colonnata - la città del lardo più famoso d'Italia

Si raggiunge partendo da Carrara e percorrendo un'antica strada che lentamente si arrampica fino al borgo. Qui lo spettacolo è assolutamente unico. Ci si trova circondati da cave di marmo ancora attive, e passeggiando tra i vicoletti della cittadina, si incontrano numerose botteghe a conduzione famigliare che lavorano e vendono il famoso Lardo di Colonnata un tempo companatico di uomini che lavoravano nelle cave, ora una prelibatezza per il palato.
Rivolgendosi ai produttori è possibile anche chiedere di visitare le vasche di marmo dove vengono conservati i pezzi di lardo cosparsi di sali e spezie aromatiche.


Sarzana, come Colonnata, si trova nel cuore della Lunigiana.
Il borgo antico è racchiuso all'interno di cinta murarie del cinquecento dove la bella fortezza Firmafede occupa una parte angolare delle mura. Qui dal 13 al 28 agosto si svolge la Mostra Nazionale dell’Antiquariato, ma noi prendiamo parte solo alla manifestazione Soffitta nella Strada che dal 6 al 21 Agosto occupa le vie e le piazze del centro storico. Sono gli artigiani del restauro di mobili antichi e gli antiquari della zona che hanno creato questa grande manifestazione annuale che, per noi, si è rivelata una bella sorpresa. Ci siamo trovati improvvisamente circondati da bancarelle di ogni sorta di oggetti e mobili antichi provenienti da ogni parte del mondo e restaurati dagli artigiani locali.


Sono forse meno conosciute della sue marine, ma valgono comunque la pena essere visitate. Si trovano nell'entroterra versiliano ed entrambe sono borghi medioevali voluti dalla città di Lucca come presidi sulla via Francigena e sulla via Aurelia.
Le vie e le piazze di Pietrasanta sono una galleria d’arte a cielo aperto. La vicinanza con le cave di marmo delle Alpi Apune ha portato alla nascita di numerose scuole scultoree, e molti artisti, anche internazionali, si sono fermati qui per aprire le proprie botteghe. Hanno creato gallerie d’arte, mostre in palazzi e  chiese in tutto il borgo, oltre a decorare piazze, sagrati e vie cittadine, tanto che non è difficile imbattersi in opere di autori conosciuti.
Per ora la nostra sosta in terra toscana è terminata e con il camper attraversiamo l'Italia e raggiungiamo le coste adriatiche. La prossima tappa è a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno.


E' da sempre considerata la “perla dell'adriatico” per le acque blu del mare e le spiagge dorate, e fa parte de “I borghi più belli d'Italia”.
Il centro storico, la parte più alta e antica di Grottammare, si raggiunge con una breve passeggiata dalle spiagge e dalla parte più moderna della città. Si arriva in piazzetta Peretti, originario nome di Papa Sisto V, papa dal 1585 al 1590, che nacque proprio qui a Grottammare. La piccola piazza raccoglie palazzi storici come il Teatro dell'Arancio, ma anche vecchie locande o vecchie botteghe alimentari ora trasformate in osterie dai tavoli e sedie di forme e colori diversi, come se fossero stati recuperati da vecchie soffitte, dove si posso gustare specialità a base di pesce. Nella piazzetta vi è uno splendido belvedere da dove il panorama è mozzafiato! Si riesce a vedere l’intera Riviera delle Palme, che da Cupra Marittima arriva fino a San Benedetto del Tronto.


E' uno dei tanti comuni marchigiani che fanno parte dell'associazione TCI “Bandiere Arancioni” e data la posizione panoramica è nominato il “Belvedere del Piceno”.
Una lunga passeggiata circonda tutto l’abitato antico e da qui si possono ammirare le colline che coronano il piccolo paese-gioiello. Le case del borgo sono tutte costruite a mattoni a vista, mentre nel centro grandi palazzi medioevali danno un'impronta austera e, qui a Ripatransone, scopriamo il vicolo più stretto d'Italia: appena 43 centimetri!
Dopo una lunga passeggiata attraverso i numerosi vicoletti, appena fuori le vecchie mura, e in zona più a valle, troviamo le Fonti Antiche di Ripatransone. La storia racconta che fin dal trecento le fontane marchigiane appartenevano alla comunità e dovevano essere costruite in luoghi facilmente accessibili. Vi erano norme ben precise che regolavano l'utilizzo di queste fonti e tra queste si imponeva l'uso di brocche per attingere l'acqua.
Da qui il proliferare di numerose botteghe di vasai che modellavano l'argilla per farne vasi di tutte le forme e funzioni. Altri mestieri legati alle fonti e nati in quel periodo, sono quello dell'acquaiolo e delle lavandaie. Gli acquaioli portavano l'acqua potabile a pagamento nelle case della gente dopo averla attinta alla fontana, mentre le lavandaie andavano di casa in casa per raccogliere i panni sporchi e, dopo averli contrassegnati con del filo colorato per distinguerli da una famiglia all'altra, li lavavano nei lavatoi e li riportavano asciugati e piegati. Infine, in un piccolo locale del centro storico ci fermiamo a parlare con Ines Cataldi, un signore ormai non più giovane, che, trovandosi solo, ha scoperto nella scultura lignea una sua grande passione. Egli ha allestito un piccolo museo laboratorio dove si possono ammirare tutte le sue opere e dove è possibile scoprire qualcosa del suo passato e della sua storia semplicemente conversando piacevolmente con lui.


Le donne hanno tramandato di generazione in generazione quest'arte antica e, visitando la Cooperativa Artigiana Merlettaie ci rendiamo conto della grande manualità che, ancora oggi, queste donne hanno nel creare pizzi molto preziosi. La città fa parte da qualche anno del club “IBorghi più Belli d'Italia”.
Il centro storico è racchiuso all'interno delle mura castellane e all'ingresso della cittadina si nota subito l'imponente ex Ospedale Civile costruito interamente a mattoni a vista. Esso ci introduce nella via principale da dove ben presto arriviamo in Piazza del Popolo dove si trova il Palazzo Comunale datato mille e cento. La passeggiata nella via principale è sicuramente molto piacevole e ci conduce verso la chiesa di S. Maria della Rocca, il monumento religioso più importante di Offida. L'ingresso nella cripta ci lascia a bocca aperta. Numerose colonne disposte su due file sorreggono la chiesa superiore, mentre nell’intera cripta sono ancora ben visibili affreschi del 1300. 
Tra i vicoletti del centro storico siamo andati poi alla scoperta della “Neviera nel Pozzo”, una sorta di frigorifero d'altri tempi. Fermandoci a chiacchierare con il proprietario abbiamo scoperto la storia di questo pozzo, come è stato trovato, come è stato restaurato e come ha raggiunto le condizioni attuali. Dall'enoteca si accede alla grotta tramite una breve scalinata e una volta arrivati si vede subito il pozzo di acqua sorgiva e una lunga galleria, ora adibita a cantina, dove la temperatura è costante di 13°.
Parlare con gli abitanti del luogo è sicuramente molto interessante perché nessuno meglio di loro conosce la storia e ci può arricchire di informazioni curiose non facili da trovare in guide turistiche.


Anch’essa fa parte delle “Bandiere Arancioni” del TCI, ed è famosa per la fortezza militare che domina la collina dove si trova il borgo antico. Dalla strada la prima cosa che colpisce sono le imponenti mura medioevali che dominano la città. 
Entrando da una delle porte antiche ci troviamo subito immersi in un luogo ricco di cultura, tradizioni, arte e storia. I numerosi vicoletti ci portano subito verso la Rocca che, costruita nel 1300, è un vero capolavoro di architettura militare. All’ingresso della fortezza vi è la Piazza del Forte. Da qui e seguendo un lungo corridoio interno alle mura si arriva nel cortile. La pianta è quadrangolare, il Mastio, alto 22 metri, s'impone sul resto degli edifici, mentre ai lati è un susseguirsi di feritoie ognuna con uno scopo militare ben preciso.
Nella Rocca è allestito l’interessante museo della “pajarola “, una sorta di cesti di paglia di forme e grandezze diverse per gli usi più svariati, come ad esempio lo sfarinapesce. Acquaviva è infatti famosa per l’arte dei cestini di paglia, ma, anche se a detta di molti è facile trovare donne fuori dalle proprie case ad intrecciare paglia per creare cesti, noi non siamo riusciti a vederne alcuna, anche perché sono ormai poche le donne che ancora conoscono quest’arte.


Questo borgo prospiciente al mare Adriatico è situato su una collinetta e l'abitato è all'interno di mura castellane, anche se sono visibili solo in parte.
Cupra Marittima
Si presenta pressoché uguale a tanti altri borghi della zona, l’ingresso è da Porta Marina e una lunga strada taglia in modo longitudinale il centro del paese. Da qui si diramano numerosi vicoletti che conducono a svariati angoli suggestivi. Tra i punti più interessanti non può certo mancare la Chiesa Abbaziale, centro benedettino e sede di un interessante museo malacologico. Qui incontriamo la Signora Inesè, la custode del centro, che ci racconta storie e vecchi racconti di famiglie che hanno dato un grande contributo a Campofilone.
Ma ciò che ci ha portato fin qui è stato in realtà l'interesse per una specialità culinaria: i maccheroncini di Campofilone, una speciale pasta all'uovo impastata con farina di grano tenero, tirata fine e tagliata a fili sottili. Numerosi sono i pastifici che incontriamo fuori dalle mura e così ci siamo lasciati tentare dall’acquistarne un po’ da assaggiare una volta a casa, magari con un buon ragù di pesce!


Cupra Marittima ci invita a visitare non tanto la sua Riviera delle Palme che inizia proprio da qui, ma soprattutto il centro storico più nascosto e che troviamo dopo aver percorso una ripida salita fino all'ingresso delle mura medioevali. A tutt'oggi la visita di questo borgo ci è rimasta nel cuore! E' un piccolo gioiello a strapiombo sul mare, il paesaggio è mozzafiato, le abitazioni con mattoni a vista molto suggestive, mentre alcuni ruderi del castello richiederebbero un restauro per dare al borgo ancora migliore pregio!

Dove abbiamo sostato

Sulla costa tirrenica : 
- Area Attrezzata di Marinella di Sarzana (SP), per visitare Colonnata e Sarzana. 
- Area Attrezzata di Viareggio(LU) in Via Martiri di Belfiore, per visitare Torre del Lago Puccini, Pietrasanta e Camaiore. 

Sulla costa adriatica : 
- Agricampeggio Briciola di Sole a Grottammare (AP). 

Per la sosta nelle aree attrezzate è consigliabile consultare il sito internet: www.camperonline.it o le guide del Portolano e degli Agricampeggi allegate alla rivista Pleinair.
Tra i borghi ci siamo spostati con lo scooter.

Per ulteriori foto: http://bit.ly/AahhzQ