Cerca nel blog

martedì 28 giugno 2011

I GRANDI FRUTTETI... AI PIEDI DEL MONVISO - Lagnasco (CN)



Non potevamo scegliere un week-end migliore di questo. Queste prime giornate di primavera si sono rivelate al di là di ogni aspettativa e i primi caldi della stagione ci hanno permesso di trascorrere alcuni giorni di festa nella meravigliosa terra del cuneese famosa per i suoi frutteti. 
In questo periodo dell'anno il paesaggio è un' esplosione di fioriture di alberi di pesche, pere, mele e kiwi, e si possono ammirare in modo sempre più esteso mano a mano che si raggiunge Lagnasco.

L'occasione è arrivata da un numeroso gruppo di amici camperisti che ogni anno si ritrovano per festeggiare, insieme alla cittadinanza lagnaschese, la fiera dei Fruttinfiore, dedicata alla frutta e non solo. Lagnasco si trova ai piedi del Monviso, l’immenso monte che genera il fiume Po. La sede del grande evento è spettacolare e la caratteristica forma piramidale del Monviso sopra di noi ha attirato più di una volta il nostro sguardo ammirato.

I Castelli

In questa zona di confine tra Francia e Italia, un tempo proprietà del Marchesato di Saluzzo, numerosi castelli, pievi e cittadine testimoniano ciò che questa famiglia ha lasciato sul territorio.

Noi visitiamo i Castelli Tapparelli d'Azeglio, un insieme di dimore patrizie racchiuse in un cortile interno. Durante la visita distinguiamo da un lato il Maniero di Levante, con ampie sale affrescate che raccontano le storie di famiglie nobili che abitavano già dal 1400, e dall’altro l’ala di Ponente, divisa dalla precedente dal Castello di Mezzo, che si presenta con ampie scalinate e saloni affrescati che esaltano figure femminili. Scendendo verso le cantine troviamo invece volte affrescate con motti in latino che inneggiano al buon bere. Purtoppo parte del castello è ancora in una fase di ristrutturazione, dato che fino a qualche tempo fa era ancora in totale abbandono.

La Cooperativa

La giornata è ancora lunga e così abbiamo l'opportunità di visitare la grande cooperativa della Lagnasco Group, un’azienda che opera in Piemonte e in parte in Liguria e la cui attività è la raccolta e la gestione della produzione frutticola di moltissimi agricoltori.
La visita segue il percorso della stessa frutta che viene qui controllata e confezionata. Si inizia dal punto in cui la frutta raggiunge lo stabilimento subito dopo il raccolto, si prosegue verso le stanze per i controlli di analisi, poi la calibratura, l'etichettatura per la tracciabilità ed infine il confezionamento prima della vendita. La visita, veramente molto interessante, ci ha fatto rendere conto di quanta strada percorre la frutta che noi consumiamo prima di raggiungere le nostre tavole.

Saluzzo

Alla fine della giornata veniamo accompagnati da una cara amica nella vicina Saluzzo. E’ una città d'arte che ci ha stupito per la sua straordinaria bellezza. Il centro storico è racchiuso dentro cinte murarie, e noi passeggiamo tranquillamente lungo vie ricche di palazzi che testimoniano quello che per molto tempo è stato il centro di un importante Marchesato. La giornata è finita e con una certa stanchezza ritorniamo al nostro camper.

Tra i Frutteti…

Il mattino seguente, complice una splendida giornata di sole, decidiamo di fare una lunga pedalata tra i frutteti in fiore. Il paesaggio è sorprendente e ci troviamo a leggere su ogni filare il nome del frutto che di lì a poco sarebbe venuto a maturazione. Non eravamo soli, altri stavano pedalando o camminando lungo questi tranquilli sentieri fioriti. Torniamo verso Lagnasco, che in questi giorni è al centro di grandi festeggiamenti. Ogni via e piazza ospita mercatini che hanno come protagonista la frutta in tutti le sue più svariate lavorazioni e trasformazioni. E' una grande fiera agricola, moltissimi visitatori si avvicinano a banchetti di produttori locali per degustare formaggi, marmellate, miele e quant'altro e noi ci rivolgiamo verso una zona della fiera dove viene esposta una grande varietà di animali da cortile e non solo. Il percorso fieristico è terminato e ciò che resta è sicuramente una grande conoscenza di questa terra e del suo lavoro.

Cosa abbiamo imparato

Ciò che ci ha colpito maggiormente in questo incontro è stata la forte intensità e passione per la propria terra che gli organizzatori hanno saputo trasmettere. Passione manifestata nell’organizzazione della visita al castello con figuranti che ci hanno coinvolto nella travagliata storia del Marchesato di Saluzzo, nella visita guidata della Lagnasco Frutta che gli organizzatori hanno dimostrato conoscere e presentare con grande attenzione e coinvolgimento, ed infine nella disponibilità nel soddisfare qualsiasi nostra curiosità o desiderio.

Come arrivare

Lagnasco si trova nella regione Piemonte in provincia di Cuneo, a sud di Torino.

domenica 19 giugno 2011

TURISTI PER CASO - Il Sito Web

Turisti Per Caso è ora un sito web e una rivista di viaggi nati dalla fortunata serie televisiva che tutti conosciamo. La caratteristica particolare di queste pubblicazioni è che riportano i viaggi raccontati da gente come noi, viaggiatori indipendenti.
Anche se a volte la lettura non è troppo scorrevole, è comunque interessante leggere come altre persone percepiscono il viaggio, che mete preferiscono, cosa scelgono di visitare in una città o in un paese e cosa invece decidono di tralasciare.
Provate a dare un'occhiata alla sezione "Diari di Viaggio". Cliccando sulla mappa interattiva, si può scegliere la regione o il continente a cui si è interessati e leggere qualche curioso racconto di viaggio che può dare spunto per future mete!


http://turistipercaso.it/a/magazine/diario/

domenica 12 giugno 2011

INCONTRIAMOCI IN VAL VENOSTA

Eccoci pronti ad incontrare i nuovi amici del Camper Club La Granda. Ci eravamo sentiti più volte telefonicamente e via email, ma non avevamo ancora avuto l’occasione di incontrarci personalmente.
La proposta di questa volta era quella di trascorrere qualche giorno in Val Venosta, valle dell’Alto Adige e così diamo la nostra adesione a piede sicuro ad Alberto e Vitto, referenti della sezione del Triveneto. La mete sarebbero state Glorenza, Burgusio e Sluderno, mentre la data era fissata per uno dei fine settimana di novembre.

Glorenza

Una volta arrivati, e dopo il brindisi di benvenuto organizzato nell’area attrezzata, tutti insieme ci incamminamo verso il centro della cittadina, distante solo poche centinaia di metri, dove una guida locale ci stava aspettando.
Glorenza è uno dei Borghi più Belli d' Italia. La sua storia è punteggiata da grandi battaglie, di cui ne sono testimonianza le spesse mura e le sette torri, e qui il tempo sembra essersi fermato. Stretti vicoli e pittoreschi portici danno un aspetto medioevale, edifici signorili con mura merlate si affacciano lungo i vicoli tortuosi, mentre fabbricati rurali ricordano di quando poco fa la città fosse in parte abitata da contadini e allevatori. Per quanto riguarda il mantenimento delle tradizioni, tradizione secolare ma ancora presente ai giorni nostri è quella del maso chiuso, di cui se ne trova traccia a Glorenza come in altre località dell’Alto Adige. 
Vista panoramica su Burgusio
Il maso chiuso ha le sue origini nell'area germanica, e consiste nel tramandare la proprietà fondiaria, la casa e l'appezzamento, che è di proprietà della famiglia e non del singolo, da generazione a generazione al solo figlio primogenito maschio. Secondo quanto riportato dalla guida, questa tradizione è rispettata ancora oggi con solo qualche rivisitazione ed adattamento ai tempi moderni.
Nella piazza principale del mercato, da dove partono le vie che conducono alle tre porte di accesso alla città, porta Malles, porta Sluderno e porta Tubre, i glorenzesi si radunano oggi come ieri in ristoranti e bar, e l’ambiente sembra essere famigliare. Noi passiamo ancora una volta tra palazzi dalle finestre decorate e stretti vicoli, fino a raggiungere il ristorante riservato per la serata. Siamo pronti ad assaggiare gustose prelibatezze tirolesi.


Insieme al gruppo di camperisti, raggiungiamo con un pulmino l'Abbazia Benedettina di Monte Maria, una magnifica struttura che si innalza a 1340 metri di altezza e che è quindi ben visibile da lontano. 
La giornata piovosa non valorizza l'imponenza del monastero, ma, appena entrati nel grande cortile, respiriamo un'aria mistica. Nel giro di poco, ci troviamo infatti coinvolti in una funzione religiosa in lingua tedesca che si sta svolgendo all’interno della chiesa.
Un monaco ci accompagna nella visita alla cripta, la parte più importante di tutto il monastero che solitamente rimane chiusa durante l'inverno. In stile romanico-bizantino, è datata 1150 ed è la parte più antica di tutto il complesso monastico, mentre la chiesa è stata innalzata solo intorno al 1200.
Ciò che colpisce di più sono le raffigurazioni angeliche che ricoprono le volte della cripta e, scopriamo, sono state rinvenute di recente, nel 1980, quando è stato abbattuto il muro che divideva in due la cripta e sono state rimosse le sepolture dei monaci che occupavano parte dello spazio interno.
Finita la visita ci dirigiamo verso il Castello Coira.

Castel Coira - Sluderno

Castel Coira è da generazioni abitato dai Conti Trapp che ne preservano l'ottimo stato degli ambienti interni ed esterni portandolo ad essere uno dei castelli meglio conservati di tutto l'Alto Adige.
Entrati nel cortile interno ci troviamo di fronte ad un loggiato a tre ordini e noi saliamo al primo piano dove il loggiato è sostenuto da colonne una diversa dall'altra decorate da altorilievi degli stemmi di famiglia. Un susseguirsi di raffigurazioni raccontano le favole di Esopo, rappresentano buffoni, animali, o figure fantastiche, mentre parte della volta è dipinta con l'albero genealogico delle ultime due famiglie che hanno abitato il castello: i Matsch e i Trapp. Tutto è ora al massimo splendore, ma il restauro che ha riportato alla luce ciò che nel 1770 era stato ricoperto da calce, è avvenuto solo nel 1990.
Entriamo e usciamo da splendide sale dove arredi autentici, pavimenti originali e soffitti a cassettoni decorano gli spazi con eleganza. Nella biblioteca, un enorme volatile imbalsamato colpisce l'attenzione: è l'otarda o fagianella, la cui traduzione in lingua tedesca è Trapp da cui deriva il nome della famiglia che abita attualmente il castello.
Usciti dalle stanze “abitabili”, entriamo nella grande armeria privata dove è raccolto un gran numero di armi e armature di tutti i tempi. Ne vediamo di piccolissime, come quella appartenuta ad un bambino della famiglia Matsch che partecipava a tornei per piccoli cavalieri, a grandissime come quella di 210 centimetri e 46 chili, appartenuta anch’essa ad un membro della famiglia Matsch.
La visita sta per terminare e tutti insieme percorriamo un breve tratto esterno dove veniamo attratti da un strano segno dipinto su portoncini e finestre che sembra una doppia V. A quanto pare rappresenta un tronco spezzato in tre volte, ma l'origine è purtroppo ancora sconosciuta.
La visita al castello è terminata e così torniamo al camper a prepararci per una splendida serata in compagnia. La meta di questa sera è di nuovo Glorenza, mentre il menu avrà diversi, ma altrettanto gustosi, piatti della zona.

Cosa abbiamo imparato

Con questo incontro abbiamo imparato ad apprezzare il “viaggiare in compagnia”. Cercare nuovi amici e trascorrere tempo con loro vuol dire trovare tante opportunità per scambiare esperienze, parlare e condividere emozioni. Si consiglia vivamente di entrare in questi club dove persone fortemente motivate si mettono in gioco per organizzare viaggi, week end, incontri in occasione di feste e sagre.
Noi nel Camper Club La Granda abbiamo trovato una realtà fortemente motivata e amici di ogni parte d'Italia con i quali abbiamo allacciato ottimi rapporti.

Come raggiungere l'area di sosta a Glorenza

Dall'autostrada A22 uscire a Bolzano sud e prendere per Merano percorrendo la superstrada Me-Bz.
Proseguire oltre Merano verso il passo Resia. Arrivati a Spondigna lasciare la statale e voltare a sinistra verso Prato allo Stelvio. Seguire le segnaletiche per Glorenza verso destra.
Appena superato il ponte di accesso al paese girare stretto a sinistra e dopo 500 mt. si arriva all'area di sosta in via Lungo Adige.