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domenica 15 maggio 2016

MALTA: UNA PERLA DEL MEDITERRANEO (21-26 Marzo 2016)

Presa l'occasione delle vacanze pasquali, abbiamo scelto di trascorrere qualche giorno a sud, in una delle più belle isole del Mediterraneo: Malta. Il volo da Bergamo è durato un paio d'ore e in poco tempo abbiamo raggiunto l'aeroporto di Luqa, nelle vicinzanze della capitale La Valletta. Qui abbiamo noleggiato un'auto con cui ci siamo spostati all'interno dell'isola. Il nostro hotel (Pergola Club Hotel & Spa) si trovava a nord, nella cittadina di Il-Mellieħa, un piccolo centro abitato in collina con meravigliose viste panoramiche sulle vicine isole di Gozo e Comino.  
La Valletta e dintorni 
La prima tappa è la capitale La Valletta, patrimonio dell'UNESCO dal 1980 e futura Città Europea Capitale della Cultura 2018. Dopo aver parcheggiato in un ampio garage sotterraneo presso il terminal dei bus dove si trova la Triton Fountain, entriamo dalla porta principale. 
La capitale si presenta come un agglomerato fortificato, dove imponenti bastioni seguono il perimetro della penisola Sceberras su cui la città è situata. Entrando sulla Via della Repubblica, alti bastioni color del tufo ci aprono la vista su grandi palazzi eleganti, negozi e bar dalle varie influenze, da quella anglosassone a quella italiana e anche in alcuni tratti a quella araba. Essendo una penisola, passeggiando tra le vie si può scorgere il mare da entrambi i lati, un mare stretto che si affaccia su altre porzioni di terra altamente costruite. L'agglomerato de La Valletta è un insieme di penisole fortemente abitate di vecchie e nuove costruzioni che rendono il paesaggio pieno, ricco, un concentrato di vita antica e moderna che ha attraversato secoli di storia. 

Per assaporare meglio la città e allo stesso tempo vederla da una diversa prospettiva, abbiamo percorso il perimetro in carrozza a cavallo, da Forte Elmo fino all'ingresso da dove eravamo partiti, su Via della Repubblica. Il freddo era pungente e la mezz'oretta a cavallo è stata anche una piccola scusa per riscaldarci un po'. Usciti dalla città e prima di tornare verso l'albergo, ci fermiamo a Vittoriosa, una delle”Tre Città” (Vittoriosa, Cospicua e Senglea), che salutano Valletta dal lato opposto del porto. Vittoriosa è l'ultima prima del mare aperto quindi ospita una grande marina dove sono ormeggiati enormi yatch lussuosi e da cui si gode La Valletta da un'angolazione particolare. Tuttavia, la più famosa prospettiva di Valletta si ha da Sliema, un altro sobborgo della capitale, forse il più moderno, con alte palazzine residenziali e centri commerciali. Attard, insieme a Balzan e Lia, uno dei cosiddetti “Tre Villaggi”, è l'ultima nostra tappa nei dintorni di Valletta. Essendo tardo pomeriggio riusciamo solo a visitare il Palazzo di Sant'Antonio, attualmente adibito a residenza del Presidente di Malta ma i cui bellissimi giardini sono aperti al pubblico. Piccola oasi di pace nella trafficata zona della capitale, i giardini barocchi ricchi di fiori del palazzo di Attard sono una piacevole camminata di fine giornata al tramonto.
 
Mdina
 
Antica capitale fino a quando l'Ordine di Malta arrivò nel 1530 e si spostò vicino al mare, Mdina è una splendida città riccamente fortificata.
Dalla strada vediamo la cittadina in alto e rimaniamo incantati. La bellezza sembra quasi irreale, tanto che ci fermiamo a scattare qualche foto. Immersa da una natura mediterranea, dalla sua altezza può dominare l'intera isola. Alla città si accede dopo aver attraversato un ponte di pietra sopra un fossato anticamente scavato dagli arabi, e la porta introduce subito nella Città Vecchia. Tra gli intricati vicoli stretti si aprono piazzette ricche di edifici nobiliari da uno stile tra il barocco e il medioevale.  Si dice che a Mdina vivano poche centinaia di persone mentre sono numerosissimi i turisti che ogni giorno gironzolano tra le vie.

Mosta
 
A pochi chilometri da Mdina verso nord-ovest, Mosta è un ampio centro abitato ben riconoscibile anche da lontano, data la famosa cupola della Rotonda che emerge nell'ampia pianura maltese.
La chiesa  dedicata a Santa Maria Assunta, è ispirata al Pantheon di Roma, in quanto è costituita da un'unica sala rotonda sopraelevata da una gigantesca cupola decorata, quarta per grandezza in Europa. Per le festività pasquali la chiesa è in gran fermento, gruppi di fedeli stanno preparando gli allestimenti della processione del venerdì santo. La cristianità nell'isola è molto sentita e questo evento del martirio di Cristo viene molto predicato. In ogni centro, anche nel più piccolo, la Settimana Santa segue dei riti ben precisi e non è difficile imbattersi in cappelle o chiesette dove i credenti si riuniscono per partecipare alle funzioni religiose.
 

Dingli
 
Con l'auto siamo arrivati a sud-est dell'isola dove una strada percorre dall'alto le scogliere di Dingli. Si può arrivare fino a scorgere la profondità delle acque perchè siamo ad una altezza di 250 metri sul livello del mare. Lo strapiombo è molto forte e il panorama mozzafiato. Una cappelletta dedicata a Santa Maria Maddalena ruba la nostra attenzione e all'interno è allestita una sorta di ultima cena con i cibi della tradizione maltese e scritte in lingua locale che attraggono per la profondità del loro significato molto religioso.  

San Pawl il-Baħl
 
Questo centro lo attraversiamo spesso ogni qualvolta percorriamo la strada che da Mellieħa porta verso il centro dell`isola.
La strada costiera da cui lo si raggiunge abbraccia con una serie di curve l'ampia baia e per poterlo visitare, deviamo e ci inoltriamo nel lungo promontorio. Esso è suddiviso in due quartieri: Bugibba e Il Qawra e pare che fino a qualche tempo fa non fosse altro che un arido promontorio roccioso, mentre in pochi anni si è trasformato in una ricca zona turistica.
Il lungomare è infatti una bella passeggiata dove hotel, club, lidi, negozi, ristoranti e bar sono ora molto silenziosi, mentre d`estate saranno sicuramente molto animati di giovani turisti.

Marsaxlokk e il Sud

Una visita al sud dell'isola non può certo mancare. Marsaxlokk si raggiunge dopo aver attraversato il caotico interland di La Valletta e ci accoglie con un porto molto colorato e spettacolare. Questo tradizionale villaggio di pescatori abbraccia l'ampia baia con una lunga file da casa affacciate sul mare tutte di colori diversi. Un tempo si diceva che i pescatori quando arrivavano dalla pesca riconoscevano dal colore la propria abitazione. Sul lungomare un mercatino anima l'abitato mentre i “luzzo”, coloratissimi pescherecci,  attirano l`attenzione. Siamo lontani dal caos della grande città, qui il tempo è scandito dal lavoro dei pescatori mentre puliscono le reti, o dai bambini che giocano in piazzetta o dai vecchietti che se la raccontano.
Il porticciolo è un approdo per molte barche e l`atmosfera che si crea è magica. Ci fermiamo in uno dei tanti ristorante per gustare un buon pranzo a base di pesce. Oggi non è domenica, per cui non possiamo essere partecipi del mercato del pesce che ogni settimana vede animare il borgo e dove i pescatori vendono il pescato direttamente urlando il prezzo del pesce, come si faceva un tempo.
In questa breve vacanza maltese abbiamo potuto assaporare alcuni dei luoghi più caratteristici dell'isola, ma certamente sarà da ritornare in futuro per scoprire altre  realtà. L'isola di Gozo e Comino non si è potuta vedere anche per il tempo che non è stato molto clemente, il forte vento ha impedito la traversata nell'arcipelago. Sarà sicuramente per la prossima volta.
CURIOSITÀ SU MALTA

La guida è a destra, come nel Regno Unito. Per cui molta attenzione alle rotonde.
L'isola è densamente abitata e tutti usano la macchina anche se i trasporti pubblici funzionano molto bene. Noi che abbiamo preferito prendere una macchina a noleggio per muoverci meglio e in autonomia, ci siamo trovati spesso in coda o in mezzo ad un traffico caotico specialmente in prossimità di La Valletta o nel suo immediato interland. In queste aree si ha molta difficoltà a distinguere i vari borghi perchè è tutto un agglomerato di villaggi. Inoltre la segnaletica stradale è molto scadente e i nomi delle città si trovano spesso nella lingua locale. Per cui, anche se si è muniti di una buona carta stradale, molte volte bisogna chiedere la direzione da prendere. A volte le indicazioni stradali si trovano proprio in prossimità delle rotonde per cui si è impreparati sulla direzione.
La lingua italiana è molto diffusa, in linea di massima la parlano tutti, anche l'inglese è molto conosciuto. Il Malti è invece la lingua dai locali.

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