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sabato 17 giugno 2017

SISTERON… sulla via per Saints Maries del la Mer

La cittadina di Sisteron l'abbiamo incontrata lungo il percorso per arrivare in Camargue percorrendo una bellissima strada all'interno des Alpes de Haute- Provence. Dal Piemonte, dove abbiamo raggiunto degli amici di Saluzzo, entriamo da Borgo San Dalmazzo nella Valle Stura il cui fiume omonimo la percorre interamente per sessanta chilometri fino ad arrivare al confine di stato francese superando il Colle della Maddalena. 

A Vinadio è sorprendente l'imponenza del Forte Albertino che incontriamo nel percorso. E' una fortificazione di sbarramento per cui ce la troviamo davanti nel punto in cui la valle ha un restringimento. La particolarità è che congloba in essa il paese e una rete di camminamenti, percorsi di ronda, casermette e una postazione di cannoni che disegnano un  intricato progetto di difesa. La strada è in leggera salita fino ad arrivare al Colle per poi scendere nella valle de l'Ubayé. Aggrappata alla montagna la fortezza Tournoux è composta da diversi edifici incastonati nella roccia che si possono scorgere appena, come se volessero nascondersi alla vista del nemico. Seguiamo ancora la strada, superiamo Barcellonette e alla confluenza dell'Ubayé con la Durance il lago di Serre-Ponçon, secondo in Europa per riserva d'acqua, si scorge dall'alto della strada panoramica. Ancora una bellissima strada affiancata da frutteti ci accompagna fino a Sisteron lungo il fiume Durance. 
E' da sempre considerata la Perla dell'alta Provenza e una tappa obbligata fra la terra e il mare, con la Rocca che domina l'intera vallata. Nella Cittadella abbarbicata su uno sperone roccioso, costruita in diverse epoche, si può entrare e percorrere a piedi i vari camminamenti delle mura e ad ogni angolo avere visuali lontane, oppure salire all'interno di torretta per raggiungere celle di prigionia di personaggi illustri accusati di complotti contro il regime. Cunicoli sotterranei raggiungibili da scalinate congiungono la fortezza alla porta settentrionale della città. Il lento cammino ai piedi della Rocca ci fa respirare un'aria provenzale. Nel borgo antico un labirinto di viuzze lastricate e andrónes convergono in piazzette abbellite da fontane. Sulla Napoleon Route quattro Torri di pietra testimoniano un borgo fortificato. 

Durante la nostra permanenza ci siamo trovati coinvolti all'interno della Festa del popolo provenzale o più precisamente Fèsto dóu Pople Prouvençau in lingua locale. Gli eventi iniziano già dalla serata di sabato con il concerto nella Cattedrale di Notre-Dame. Il numeroso gruppo musicale Le Condor intona musiche celtiche accompagnate da pifferi suonati con la mano sinistra, mentre con la destra battono tamburi. Le musiche invadono la chiesa e coinvolgono pienamente l'intera platea che intona inni provenzali. Il giorno seguente Sisteron è tutta una festa con sfilate in costume che rievocano una tradizione antica. Gli abiti delle dame sono riccamente lavorati da pizzi e merletti la cui lavorazione è stata ereditata dalle nonne. I gioielli ricordano un tempo passato. La processione di cavalli, cavalieri e cavallerizze sfila lungo le vie con gli stemmi delle varie comunità provenzali, per poi convergere tutti al duomo per la Santa Messa. 
Prima di ripartire alla volta di Saintes Maries ci concediamo alcune visite nei dintorni di Sisteron. Con lo scooter raggiungiamo Les Pénitents des Mées, una sorta di pinnacoli che secondo la leggenda sono monaci pietrificati per aver avuto pensieri impuri verso donne saracene. Si vedono fin da lontano e una volta raggiunto il paese di Mées la vista si alza per vederne meglio l'imponenza. Per un certo tratto riusciamo a risalite il sentiero che permette di avere una visione più ampia su tutto l'abitato ed essere parte integrante di queste formazioni rocciose isolate. Poi, una volta ripresa la strada del ritorno raggiungiamo un villaggio dell'entroterra tra macchie di lavanda non ancora fiorite. 

Cruiz è una cittadina a 700 mt di altezza che ha un aspetto caratteristico provenzale, con le sue case in pietra, il colore lillà della lavanda, le sue viuzze ben tenute che si intersecano le une alle altre per poi ritrovarsi nella piazzetta dell'abbazia di San Martino con il chiostro e le arcate o in quella con la fontana. Un vecchio lavatoio in fondo al paese testimonia un tempo passato. I Borghi di Carattere fanno parte di un circuito più ampio identificato su un territorio comprendente parte della provincia di Cuneo e parte del dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. Cuiz ne fa parte con eventi culturali che ne tengono viva l'anima propria del borgo.

DOVE  ABBIAMO  SOSTATO
A Vinadio nel parcheggio fuori del paese
A Sisteron nell'area attrezzata adiacente la stazione ferroviaria.

COSA  ABBIAMO  IMPARATO
Abbiamo imparato a studiare il territorio e scoprire che in Francia ci sono circuiti che raggruppano villaggi di carattere per dare un peso maggiore al territorio.
Abbiamo imparato a viaggiare su strade secondarie molto belle e panoramiche evitando autostrade. Grazie a trasferte lenti si apprezza maggiormente il paesaggio.

Abbiamo osservato che in Francia non mancano le aree attrezzate, per cui è molto facile trovare punti per la sosta.

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