La Fiera del Tartufo è certamente una buona ragione per visitare il Piemonte e la famosa zona dei tartufi e del buon vino, dove le colline delle basse Langhe fanno vanto di splendidi vigneti, noccioleti, piccoli borghi ed isolati castelli.
Alba
Arriviamo ad Alba la sera dell' 8 ottobre e, con il nostro camper, sostiamo nell'area attrezzata messa a disposizione dal campeggio Alba Village Camping e Residence a circa due chilometri dal centro.
Il mattino seguente passeggiamo lungo il viale che collega l’area al centro e così raggiungiamo la città verso le dieci.
Il mattino seguente passeggiamo lungo il viale che collega l’area al centro e così raggiungiamo la città verso le dieci.
Alba non è certo un piccolo villaggio, anzi, è considerata il capoluogo delle Langhe e in queste giornate di massima affluenza turistica, da' il meglio di se stessa. È chiamata la “città delle cento torri”, anche se a tutt'oggi se ne contano soltanto una ventina e sono inglobate nei palazzi del centro storico. Inoltre è la sede, nel mese di ottobre, della famosa Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, un evento annuale che attira visitatori da tutta Italia e da tutto il mondo.
Le vie del centro sono occupate dal mercato settimanale e da bancarelle di prodotti tipici piemontesi, e per questa occasione anche da venditori di tartufi. Il vero centro della fiera è nel cortile della Maddalena, dove è allestito il Palatartufo, una sorta di stand gastronomico al coperto. I maggiori venditori di tartufi sono raccolti attorno ad un palco centrale, dove i Giudici del Tartufo valutano e garantiscono l'autenticità dei prodotti. Anche noi ci lasciamo tentare dalle tante prelibatezze e ci compriamo un piccolo tartufo. La fiera è incorniciata dalla Piazza del Duomo, chiamata anche Piazza Risorgimento, il cuore della città e punto d'incontro dei cittadini albesi, la Cattedrale di San Lorenzo, il palazzo del Comune ed altri palazzi storici ora occupati da ristoranti e caffè. In questi giorni di festa tutta la città è partecipe del grande evento e, sia le vie che le piccole piazze, sono occupate da svariati mercatini a tema, degustazioni e assaggi di prodotti del territorio.
La sera ci troviamo a ripercorrere lo stesso viale che ci porta al nostro camper, pronti per prepararci una deliziosa cena.
Grinzane Cavour
Il giorno seguente decidiamo di fare una gita nei dintorni di Alba e, con lo scooter, raggiungiamo
Grinzane Cavour. E' un comune collocato all'interno dell'Unione di Comuni “Colline di Langa e del Barolo” e per questo fa parte di un insieme di 14 piccoli paesi raggruppati per affinità storiche, culturali e gastronomiche. Il suo nome è legato a Camillo Benso Conte di Cavour (1810-1861) che in questo paese fu sindaco dal 1832 al 1849, prima ancora di dedicarsi completamente alla lotta per l’edificazione del Regno d’Italia. Soggiornando nel castello per 17 anni, ed essendo proprietario di terreni agricoli, ha sperimentato e messo in pratica nuove tecnologie enologiche che hanno permesso al vino della zona di essere tutt’oggi apprezzato a livello mondiale.
Il Castello, vecchia residenza del conte, è ben visibile da lontano e sovrasta con la sua imponenza la collina, mentre a valle si trova il paese. Durante la visita del castello attraversiamo le sale dove Cavour ha soggiornato e dove sono conservati alcuni suoi manoscritti e la fascia di sindaco. Altre sale ospitano l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco, mentre nella nuova sala congressi si svolge il Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane che promuovere nuovi talenti letterari. Infine, prima di uscire dal castello visitiamo l'Enoteca Regionale Piemontese Cavour ricca di vini, grappe e prodotti gastronomici da abbinare alla degustazione.
Barolo
Il nostro percorso su e giù per le colline delle Langhe ci porta poi a Barolo.
Barolo, bandiera arancione,* è un borgo medioevale che si raccoglie attorno al Castello Falletti, residenza degli antichi feudatari della zona, i Falletti per l’appunto. La storia racconta che la marchesa Faletti, donna di grande cultura, accogliesse presso il proprio salotto intellettuali e politici, e tra questi il celebre scrittore e poeta Silvio Pellico (1789-1854). Egli fu ospite del castello e la marchesa, che aveva molta stima di lui, gli affidò l'amministrazione della biblioteca di famiglia. Durante la visita del castello riusciamo ad entrare nelle stanze da lui occupate un tempo e ancora arredate con mobili originali dell'epoca. Oltre a Silvio Pellico, un altro personaggio molto presente nella vita della marchesa fu ancora il Conte Cavour ed insieme a lui lavorò e sperimentò per la buona riuscita del famoso vino langarolo.
Il castello Falletti è dal 2008 allestito a museo del Vino (per info: www.wimubarolo.it). In un percorso didattico che occupa tutti i piani del castello, si può entrare nel mondo della vite e del vino visti sotto il profilo letterario, storico, gastronomico.
In fondo, nelle cantine, è allestita l'Enoteca regionale del Barolo gestita dai comuni produttori e, oltre alla degustazione e all'acquisto, si possono vedere esposte bottiglie di grande prestigio storico.
Passeggiare per le strette vie del centro storico di Barolo è molto piacevole, specialmente in giornate autunnali come queste, quando la temperatura è ancora piuttosto mite. Ogni angolo ricorda di essere nella terra del buon vino, vi sono cantine, vecchie osterie, e persino un Museo dei Cavatappi, che espone cavatappi dalle origini, forme e colori più disparati. Per caso entriamo in una delle cantine e nel cortile troviamo un vecchio camioncino con la grande scritta “Barolo Chinato”, un amaro molto apprezzato prodotto con il vino Barolo.
Roddi
La nostra visita a Barolo è terminata ma sulla via del ritorno ci fermiamo in un altro piccolo borgo, attratti dalla notizia che qui vi è la sede di un’Università alquanto singolare.
Roddi è un piccolo villaggio sulle colline langarole e anche qui il castello domina sul villaggio. La strana università, chiamata Università dei Cani da Tartufo è una scuola di addestramento dei cani per la ricerca del tartufo fondata nel 1880. La sede della scuola è all’interno di un piccolo cortile al centro del paese dove, oltre ad esservi numerosi cani in un recinto, troviamo un piccolo museo dove sono esposte fotografie degli antenati della famiglia fondatrice della scuola, nonché attrezzi usati dai tartufai, alcuni prodotti del territorio e tartufi in vendita.
Ora è veramente finita la nostra gita sulle colline delle Basse Langhe. Dobbiamo proprio ritornare a casa. Sono stati due giorni molto piacevoli e consigliamo a chiunque di visitare questo angolo di Piemonte soprattutto in autunno, quando feste e sagre che esaltano i prodotti del territorio sono frequenti.
* Bandiere Arancioni: piccole località dell’entroterra selezionate e certificate dal Touring Club Italiano per bellezza e accoglienza di qualità.
Cosa abbiamo imparato
- L'Italia ed il suo territorio hanno molto da insegnare e questi appuntamenti, come la Fiera del Tartufo in questo caso, ci danno l'opportunità di scoprire realtà meno conosciute ma non per questo meno importanti. Una buona parte di quello che l’Italia è oggi e di quello per cui è apprezzata in tutto il mondo è frutto del lavoro dei nostri antenati che in queste piccole realtà hanno creato qualcosa di grande per il nostro presente.
Consigli utili
- Noi abbiamo sostato ad Alba nell'area attrezzata messa a disposizione dal campeggio
AlbaVillage Camping e Residence. La posizione dell’area di sosta è molto buona ma è possibile soggiornare solo per due notti. Se si decide di fermarsi più a lungo è d’obbligo entrare nel campeggio.
- Nella zona delle Langhe vi sono altre aree attrezzate per i camper. Potete consultare la guida “Portolano” (allegata alla rivista specializzata di Plein Air). Oppure consultare il sito internet www.camperonline.eu.
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